Polveri sottili? Cosa sono?
Le polveri sottili sono particelle che rimangono sospese nell’aria. Vengono chiamate anche particolato o polveri sottili. Vengono solitamente contraddistinte dalla sigla PM (Particulate Matter) associata ad un numero (che sta ad indicare la grandezza del diametro della particella).
> Scopri la differenza tra PM10 e PM2,5, sul sito dell’Istituto Superiore della Sanità
Ma queste polveri sottili quando sono pericolose?
“Gli effetti sulla salute umana del pulviscolo presente nell’aria, denominato PM10 in relazione alla grandezza delle particelle di cui è composto, dipendono soprattutto dalla sua quantità (o concentrazione) nonché dalla natura dei suoi componenti. Essi, infatti, a seconda del loro diametro, si andranno a depositare più o meno in profondità nell’apparato respiratorio. Il tipo e la gravità degli effetti determinati sulla salute è anche influenzata dalle sostanze chimiche, organiche ed inorganiche, presenti sulla superficie delle particelle. Le sostanze solubili, ad esempio, possono essere assorbite dall’organismo nel punto in cui si depositano, provocando disturbi locali.
Effetti più gravi, invece, con disturbi (sintomi) e cambiamenti della funzione respiratoria (bronchiti, asma che possono anche richiedere il ricovero ospedaliero) sono stati osservati dopo un’esposizione (pur se limitata ad uno o due giorni) a livelli alti di PM10 e PM2,5 (particelle con diametro inferiore a 2,5 micron). L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha collegato il diffondersi di questi effetti ad un aumento (di 10 microgrammi per metro cubo) della concentrazione media di PM10 e PM2,5 calcolata nell’arco delle 24 ore giornaliere.” sostiene l’Istituto Superiore della Salute.